Il riscaldamento globale, nel 2018 è stato il quarto anno più caldo di seguito dal 1850, ed è stato l’anno più caldo di sempre in Italia, come riferisce anche questa nota del CNR. La NASA ha pubblicato un video che rende bene l’idea di come il clima sia cambiato negli ultimi anni.
Nel video sono messi a confronto le temperature globali dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri. Come spiegato, la temperatura sulla Terra sta aumentando da qualche decennio, ma gli ultimi 5 anni risultano, su scala globale, i più caldi della serie temporale, gli ultimi 4 con una temperatura media superiore di oltre 1 grado rispetto alla media del 19esimo secolo.
Tutto questo non esclude che possano esserci rallentamenti in questa progressione. Per esempio, un rallentamento si è visto all’inizio degli anni 2000 (nella seconda figura si nota una specie di plateau nella curva nera) che è stato definito “hiatus” ed è stato dimostrato essere dovuto alla variabilità interna del sistema, ovvero a quella componente che varia indipendentemente dalla presenza e dalle caratteristiche di forzanti esterni, che ha in qualche modo contrastato il riscaldamento progressivo dovuto all’aumento dell’anidride carbonica.
Ovviamente, il fatto che ci sia un andamento in cui le temperature globali aumentano costantemente non significa che non possano esistere stagioni con comportamenti diversi (esempio l’inverno appena passato che negli Stati Uniti è stato caratterizzato da temperature particolarmente fredde) oppure che si verifichino eventi estremi in controtendenza. Queste differenze fanno parte di quella che è la variabilità climatica che avviene su scale diverse (giornaliera, stagionale, interannuale, decadale, etc.) e non è necessariamente in fase con l’andamento di lungo periodo.
Il clima nelle ere e nei secoli passati ha subito cambiamenti di varia natura anche molto estremi ed intensi. Dalla seconda metà del 1900 ad oggi stiamo assistendo ad un cambiamento senza precedenti strettamente guidato dall’effetto antropico. L’immissione in atmosfera di ingenti quantità di gas ad effetto serra, quali l’anidride carbonica, e di aerosols legati all’attività industriale e produttiva dell’uomo, ha come risultato complessivo un progressivo aumento della temperatura annuale mediata su tutto il globo.
Lo studio dei cambiamenti climatici è uno degli obiettivi strategici dell’INGV. Specifiche attività di ricerca mediante osservazioni, rianalisi e modelli del clima sono dedicate, per esempio, allo studio del clima e della sua variabilità nell’area del Mediterraneo per l’interesse e la sua riconosciuta vulnerabilità ai cambiamenti climatici.